Tiroiditi - Processi infiammatori a carico della tiroide
Le tiroiditi - processi infiammatori a carico della tiroide - da un punto di vista pratico possono essere distinte in:
Tiroidite associata a dolore in sede tiroidea
La forma più comune è la TIROIDITE SUBACUTA, caratterizzata dall'insorgenza di vivo dolore in regione tiroidea, febbre moderata, ingrossamento della tiroide. Frequentemente fa seguito a un fatto virale.
Può esserci una fase iniziale con moderato eccesso di ormoni tiroidei nel sangue, per liberazione da parte del tessuto tiroideo danneggiato dall'infiammazione acuta, che poi tende a regredire.
La terapia si avvale di antiinfiammatori e di cortisonici. Può presentare fasi di remissione ed altre di riacutizzazione, ma il decorso è benigno e di solito tende alla guarigione.
Più rare le forme causate da batteri, che si avvalgono anche di terapia antibiotica.
Tiroidite non associata a dolore
La più frequente è la TIROIDITE CRONICA DI HASHIMOTO (nome del medico giapponese che la descrisse per primo): è una forma autoimmune, il che significa che il sistema immunitario, che normalmente ci difende dalle malattie, si attiva erroneamente “contro” la tiroide stessa. E’ molto frequente e sostanzialmente asintomatica, ma può portare ad un malfunzionamento della tiroide ed è la più comune causa dell’ipotiroidismo. Il marker è rappresentato dall'aumento nel sangue di alcuni anticorpi prodotti dall’organismo stesso contro la tiroide (anticorpi antitireoglobulina (TGA) e antitireoperossidasi (TPO). Il dosaggio di questi anticorpi nel sangue serve per fare la diagnosi di tiroidite cronica autoimmune, ma non è poi più necessario continuare a dosarli perché rimangono indefinitamente. Sono presenti in circa il 10% della popolazione. Anche l’aspetto ecografico della ghiandola presenta alcune caratteristiche tipiche.
E’ necessario controllare nel tempo la funzionalità tiroidea (dosando FT4 e TSH nel sangue) perché la tiroidite cronica autoimmune predispone ad un malfunzionamento della tiroide, più frequentemente nel senso di un ipotiroidismo. Può esserci una predisposizione familiare.
Tiroidite post parto
E' anch’essa una forma autoimmune (quindi gli anticorpi TGA e TPO sono aumentati), si riscontra in circa l’8% delle donne entro un anno dal parto. Puo’ presentare una fase iniziale di ipertiroidismo (eccessiva liberazione di ormoni tiroidei), seguita da una evoluzione in ipotiroidismo, che richiede trattamento sostitutivo. Talvolta nel tempo si può ripristinare una funzionalità tiroidea normale.