COVID-19 e gravidanza: informazioni utili per le pazienti.
Quali effetti può avere il coronavirus sulle donne in gravidanza?
Non sembra che le gestanti siano maggiormente suscettibili alle complicanze legate all’infezione rispetto alla popolazione generale ma, trattandosi di un patogeno nuovo, i dati a disposizione sono ancora incerti. Pare che la grande maggioranza delle gestanti presenti solamente un raffreddore e/o una febbre di entità da lieve a moderata. Le donne in gravidanza, in generale, sono più vulnerabili a contrarre infezioni virali rispetto alla popolazione femminile generale. Le pazienti affette da comorbidità respiratorie (come l’asma)sono inclini a manifestare sintomi più gravi in caso di infezione. Manifestazioni più severe, come la polmonite interstiziale, risultano essere più frequenti in persone di età più avanzata, immunodepresse o con patologie croniche (diabete, ipertensione, sindrome metabolica).
Quali effetti può avere il coronavirus sul mio bambino in caso di infezione?
Non è stato riportato un aumentato rischio di aborto nelle pazienti infette. Non sono state riportate evidenze nemmeno sul passaggio transplacentare del virus al feto (trasmissione verticale) e non vi sono evidenze che l’infezione possa associarsi a quadri malformativi. E’ stato riportato qualche caso di parto prematuro in gravide sintomatiche per infezione da SARSCoV-2.
Cosa posso fare per ridurre il rischio di contrarre l’infezione?
La cosa più importante da fare è il regolare e frequente lavaggio sociale delle mani, soprattutto al momento del rientro a domicilio o sul posto di lavoro dopo essere stati in luoghi pubblici. Ad oggi si raccomanda di far fede alle indicazioni ministeriali per la prevenzione della diffusione dell’infezione da coronavirus: vedi ordinanza del Ministero della Salute “Misure profilattiche contro il nuovo Coronavirus (2019 - nCoV)” e le FAQ del Governo sul decreto “#Iorestoacasa”, disponibili sul sito http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus.
Cosa devo fare nel caso in cui abbia il sospetto di aver contratto l’infezione o abbia avuto contatti con soggetti positivi?
In caso di febbre superiore a 37,5°C e/o sintomi respiratori (tosse, raffreddore, difficoltà respiratoria), si raccomanda di contattare in prima istanza il proprio medico di base. In presenza di sintomi da moderati a severi contattare il Servizio di Emergenza Territoriale 118, che valuterà se eseguire il tampone naso-faringeo o inviare la gravida in Ospedale.
Mi verrà fatto un tampone per coronavirus?
Il percorso diagnostico per l’infezione da coronavirus è in continua evoluzione. Al momento, l’esecuzione del tampone a domicilio, viene decisa caso per caso dal Medico Competente e organizzata dall'Istituto di Igiene. Verrà richiesta, in via precauzionale, la quarantena a domicilio per un periodo di 14 giorni.
Cosa devo fare nel caso in cui risultassi positiva al tampone?
In caso di positività al tampone naso-faringeo eseguito a domicilio, si raccomanda innanzitutto di comunicare il risultato al proprio ginecologo e/o al Consultorio di riferimento, nonché al proprio medico di base. E’ raccomandato l’utilizzo della mascherina chirurgica al fine di ridurre il rischio di contagio.
In quali situazioni mi verrà richiesto di rimanere in quarantena domiciliare?
La quarantena domiciliare verrà richiesta nelle seguenti situazioni:
1. Contatti precedenti con pazienti risultati positivi al tampone-nasofaringeo;
2. Sintomi suggestivi per infezione da SARS-CoV-2, in attesa di esecuzione di tampone a domicilio;
3. Tampone naso-faringeo positivo.
Cosa posso fare nel caso in cui venisse indicata la quarantena domiciliare?
I pazienti a cui viene indicata la quarantena domiciliare devono rimanere all’interno del proprio domicilio ed evitare contatti con altre persone per 14 giorni. E’ raccomandabile aerare le stanze di permanenza aprendo le finestre per almeno mezz’ora al giorno. Cercare per quanto possibile di rimanere separati dagli altri membri del nucleo familiare, mantenendo la distanza di sicurezza di almeno un metro, utilizzando asciugamani, stoviglie e posate dedicati per i pasti. Le norme igieniche da rispettare in caso di quarantena domiciliare sono riportate nel documento dell'Istituto Superiore di Sanità “Raccomandazioni per le persone in isolamento domiciliare e per i familiari cheli assistono. Ulteriori informazioni sono disponibili al sito https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-gravidanza-parto-allattamento.
Posso recarmi agli appuntamenti per il controllo della gravidanza se sono in quarantena?
E’ possibile che gli appuntamenti per il controllo della gravidanza (ecografie e controlli ostetrici di routine) o la presa in carico vengano dilazionati al termine del periodo di quarantena se non urgenti. In caso di accessi che non possano necessariamente essere dilazionati oltre i termini temporali previsti, sarà necessario organizzare la valutazione con tutte le precauzioni e gli accorgimenti del caso (ad esempio l’appuntamento potrebbe essere spostato di giorno, orario, sede di accesso per ridurre il rischio di contagio).
Come verrà seguita la mia gravidanza dopo la guarigione?
In caso di negativizzazione del tampone naso-faringeo prima dell’insorgenza del travaglio, la gestione del travaglio e del parto non subirà alcuna variazione rispetto alla condotta standard.
Cosa devo fare nel caso in cui mi sentissi male o fossi preoccupata per il mio bambino mentre sono in quarantena?
Si raccomanda di ricorrere ad accesso in ospedale solo ed esclusivamente in caso di reale urgenza e necessità. In caso di dubbi o preoccupazioni inerenti il decorso della gravidanza è consigliabile contattare telefonicamente il proprio ginecologo curante al fine di valutare la necessità di una valutazione in urgenza. In caso di Accesso in ospedale, si raccomanda di allertare telefonicamente lo stesso del proprio arrivo; utilizzare la mascherina chirurgica, da indossare prima di uscire dal proprio domicilio; utilizzare preferenzialmente un mezzo di trasporto privato adottando tutte le precauzioni del caso al fine di proteggere anche gli eventuali accompagnatori.
Che misure verranno prese al momento del ricovero quando entrerò in travaglio?
In pazienti con infezione sospetta o accertata in condizioni cliniche non critiche non sussiste l'indicazione all'espletamento del parto mediante taglio cesare elettivo.
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