Attività e indirizzi terapeutici
Si tratta di un progetto innovativo che si basa su due concetti:
Intensità di cure
Viene ribaltata la tradizionale organizzazione per discipline specialistiche, in cui l’assistenza è prestata in base alla specialità del reparto e si passa dal vecchio modello fondato sulle unità operative con posti letto prefissati ai cosiddetti “letti funzionali”. Il nuovo ospedale sarà centrato sui bisogni assistenziali del paziente-utente: cura efficace, tempestiva, sicura; presa in carico da un riferimento certo; informazioni chiare sul proprio percorso di cura; essere ascoltato, accolto, rassicurato. L’ospedale deve essere in grado di rispondere in modo sempre più flessibile e personalizzato alle esigenze del paziente-utente. Il nuovo ospedale per “intensità di cure” è concepito su diversi livelli di organizzazione in base allatipologia delle cure prestate:
- livello 1: degenze intensive e semi-intensive
- livello 2: degenze per acuti (aree medica-chirurgica-materno infantile)
- livello 3: degenze post-acuzie
A cui si aggiunge una area ambulatoriale con degenze a ciclo diurno (day surgery-day hospital) e l'attività ambulatoriale.
L’accesso ai livelli 1 e 2 avviene attraverso il Pronto Soccorso; l’accesso programmato è previsto per il livello 2; si accede al ciclo diurno in seguito alla visita presso l’ambulatorio; si accede alle prestazioni ambulatoriali tramite CUP con richiesta del Medico di Medicina Generale o dello Specialista.
Al livello 3 si accede esclusivamente dal livello 2 ortogeriatrico.
Ortogeriatria
Si tratta di un innovativo modello di assistenza rivolto al paziente anziano fratturato, nato con lo specifico scopo di migliorare i risultati funzionali a lungo e medio termine, attraverso la collaborazione e l'integrazione multidisciplinare.
Gli aspetti caratterizzanti del modello sono:
- la stretta integrazione di più competenze specialistiche (geriatriche, ortopediche, anestesiologiche) in tutte le fasi del ricovero ospedaliero (dall'ingresso alla dimissione, compresa la valutazione pre-operatoria);
- l'approccio globale al paziente orientato a ridurre le complicanze precoci e la perdita di autosufficienza tardiva;
- la definizione precoce del percorso assistenziale al fine di aumentare le possibilità di rientro al domicilio;
- il precoce e rapido avvio alla fase riabilitativa.